domenica 16 ottobre 2011

I sardi in giro per l'Italia: Ivano Baldanzeddu

Come tutte le domeniche e i lunedì mattina guardo sulla Gazzetta, con curiosità, le pagelle dei giocatori sardi che militano nelle serie minori, in particolare quelli che sono ancora del Cagliari, mandati in prestito a fare esperienza nelle categorie minori. Nelle ultime due settimane ho deciso di guardare le partite della Juve Stabia, per vedere all'opera Sau, piccolo attaccante che potrebbe, in un futuro non tanto lontano, vestire la maglia del Cagliari. Tuttavia in queste due partite che ho visto, mi ha colpito un altro giocatore sardo che non ha mai giocato nel Cagliari: Ivano Baldanzeddu.
Baldanzeddu è un terzino di fascia destra, nato a Calangianus in provincia di Sassari, l’11 aprile 1986; cresciuto nell’Empoli, l’esordio tra i professionisti, però, avviene con la maglia della Massese, in Serie C1 nella stagione 2005/2006. L'anno successivo ritorna in Toscana dove colleziona due presenze in serie A. Dopo una stagione in serie B con l'Avellino, Baldanzeddu, ritorna in serie C, dove gioca per l'Ancona, per il Foligno e per la Lucchese. Con il fallimento di quest'ultima società, Baldanzeddu si ritrova senza squadra; dopo una serie di trattative con squadre di Lega Pro, tra le quali il Benevento, Baldanzeddu viene acquistato dalla Juve Stabia, squadra neopromossa in serie B. 
L'algherese viene subito schierato titolare dal tecnico Braglia, dimostrando di essere un buon terzino, bravo sia in difesa che in attacco. Quello che mi ha colpito di questo giocatore è infatti la capacità di proporsi in fase offensiva, sfornando degli ottimi cross (a differenza di Pisano) per gli attaccanti. Un giocatore interessante, ancora relativamente giovane,che a parer mio, non ha nulla da invidiare ai terzini del Cagliari, Perico e Pisano. Purtroppo ha perso un po' troppo tempo a girovagare in serie C (come capita a molti giocatori sardi), tuttavia adesso si sta pian piano ritagliando uno spazio da protagonista nella serie cadetta, che si spera non sia un punto di arrivo, ma di partenza, per arrivare un giorno a rigiocare nella massima serie, magari proprio con la maglia del Cagliari.

sabato 15 ottobre 2011

Una nazionale sarda

Ecco una lista di giocatori che potrebbero formare la squadra nazionale sarda:

Portieri: Sirigu (PSG), Aresti (Savona), Vigorito (Cagliari)
Difensori: Baldanzeddu (Juve Stabia), Pisano (Cagliari), Moi (Siracusa), Cirina (Poggibonsi), Dametto (Cagliari), Murru (Cagliari), Cabeccia (Crotone);
Centrocampisti: Pisanu (Prato), Guberti (Torino), Mancosu (Siracusa), Carrus (Frosinone), Giorico (Treviso), Verachi (Siracusa), Pani (Piacenza); Burrai (Cagliari), Gessa (Pescara), Dettori (Cremonese), Cossu (Cagliari);
Attaccanti: Cocco (Albinoleffe), Sau (Juve Stabia), Ragatzu (Gubbio), Gallon (Treviso), Carboni (Catanzaro), Mancosu (Vigor Lamezia), Scotto (Santarcangelo Calcio);

Formazione: 4-3-1-2 Sirigu, Bandanzeddu, Moi, Dametto, Pisano, Gessa, Burrai, Mancosu, Cossu, Cocco, Sau.
                   4-4-2 Sirigu, Bandanzeddu, Moi, Dametto, Murru (Pisano), Pisanu, Carrus, Burrai, Guberti, Cocco, Sau.
                   3-4-1-2 Sirigu, Moi, Cirina, Dametto, Bandanzeddu, Giorico, Pani, Pisano, Cossu (Pisanu), Cocco, Sau.

giovedì 18 novembre 2010

L'arrivo di Donadoni

Dopo la doppia sconfitta interna consecutiva, il presidente Cellino ha deciso di esonerare Bisoli e sostituirlo con l'ex ct della Nazionale Roberto Donadoni. Bisogna dire che non c'era una vasta scelta tra gli allenatori disoccupati, sopratutto dopo l'ingaggio di Ballardini al Genoa; allenatori come Papadopulo, Mutti, Cavasin, non erano sicuramente i più adatti per questo compito, essendo dei tecnici che praticano un calcio troppo "antico" per continuare quel progetto di gioco partito proprio con Ballardini tre stagioni fa.
Donadoni come tecnico non ha ottenuto grandi risultati e le ultime esperienze da ct della Nazionale e da tecnico del Napoli non sono state di certo positive, caratterizzate sopratutto da sfortuna e poca esperienza. Credo che tuttavia, tra gli allenatori disponibili, il tecnico di Cisano Bergamasco, fosse il migliore sia dal punto di vista umano sia da quello tecnico. Dal punto di vista umano Donadoni assomiglia molto ad Allegri, poichè tende ad avere un rapporto amichevole con i suoi giocatori, cercando di diventare parte di un gruppo e non di esserne il capo supremo; sotto l'aspetto tecnico non dovrà stravolgere il lavoro fatto sino a questo momento da Bisoli, cercando tuttavia di lasciare maggiore libertà alla manovra sopratutto in fase offensiva, e tentare di cambiare l'approccio mentale della squadra, molte volte troppo difensivista e arrendevole. Un'altro compito del nuovo allenatore sarà quello di rilanciare dei giocatori ancora in ombra in questa stagione come Acquafresca e Lazzari e quello di trovare una giusta collocazione in campo per Nenè, utilizzato quasi sempre da Bisoli come punta esterna e non come attaccante centrale, il suo ruolo naturale.
Per quanto riguarda la vicenda Marchetti e delle voci di un suo possibile reintegro nell'undici titolare, ritengo che questo non sia giusto nei confronti di Bisoli; l'ex tecnico del Cesena non è stato il responsabile dell'esclusione del portiere della Nazionale. Le colpe vanno attribuite alla società, la quale ora per non perdere il giocatore a parametro zero, sta cercando di aggiustare questa situazione, che ha provocato malumori nello spogliatoio e ha destabilizzato l'ambiente.

domenica 7 marzo 2010

Numeri sul Cagliari

Per l'ottava volta consecutiva il Cagliari si trovava in vantaggio durante la partita, ma per un motivo o per l'altro, si è fatto raggiungere o superare nel punteggio finale. Dopo la partita di ieri contro il Catania, la squadra di Allegri non aveva mantenuto il vantaggio in ben altre 7 partite: contro Inter, Chievo, Milan, Palermo, Napoli, Udinese e Fiorentina.
Non tutte queste partite hanno avuto uno svolgimento simile; ad esempio nelle partite contro Milan, Napoli e Fiorentina, il Cagliari si era trovato in svantaggio, per poi rimontare e condurre la gara. Tuttavia si era fatto a sua volta rimontare perdendo (Milan) o pareggiando la sfida.
Contro Inter, Chievo, Palermo e Udinese, la squadra rossoblu si era portata in vantaggio nel primo tempo, per poi essere sconfitta per 2-1 in tutte e quattro le sfide.

I migliori realizzatori del Cagliari, Matri e Nenè, non vanno a segno dalla partita contro il Parma, ben quattro giornate fa. Da quella gara, infatti, sono andati a segno Jeda, Astori, Lazzari, e Cossu e tutti tranne l'ultimo realizzati su palla inattiva. Questo spiega il momento di crisi della squadra sarda che non riesce più a rendere fluida la propria manovra offensiva.

Pagelle di Cagliari-Catania

Marchetti: 5,5 Incerto nelle uscite, non sembra in ottime condizioni; intuisce e tocca il rigore di Mascara, ma non riesce ad evitare il goal.
Marzoratti: 5 Rientra dopo l'ennesimo infortunio; anche lui non è al massimo della condizione e appare lento e impacciato. Si fa aggirare da Mascara nell'azione del secondo goal catanese. Meglio nel finale, schierato centrale al posto di Canini.
Canini: 5 Causa il rigore su Martinez, trattenendolo nettamente in mezzo all'area di rigore; sempre un po' in affanno, sopratutto nel primo tempo, anche se tutta la squadra si trovava in difficoltà. Viene ingiustamente espulso per aver secondo "il signore vestito di giallo", ostruito Andujar mentre calciava il pallone. Canini era girato e a più di un metro dal portiere...incredibile.
Astori: 5,5 Idem come i propri compagni di reparto, sempre in affanno, commette il grave errore di perdere Maxi Lopez sul secondo goal avversario (anche se in parte la colpa è anche di Agostini, che non sale tenendo in gioco l'argentino). Nel secondo tempo si riscatta, salvando in più di una circostanza il pareggio e sfiorando per due volte il goal.
Agostini: 6,5 L'unico a salvarsi dietro, spinge come sempre sulla corsia di sinistra, mettendo buoni palloni nell'area avversaria, non sfruttati dagli attaccanti. Ha qualche responsabilità sul secondo goal, ma non si può parlare di prestazione negativa.
Conti: 6,5 Nel primo tempo non riesce a dettare i tempi di manovra come di solito fa, schiacciato dalla pressione del Catania. Nel secondo tempo si trasforma e con la squadra in 10 diventa insieme a Cossu, l'artefice della rimonta che porta però ad un solo punto.
Biondini: 6,5 Il settepolmoni rossoblu corre per tutti i novanta minuti, recuperando palloni e proponendosi in fase offensiva. Con la squadra in 10 viene arretrato terzino e regala l'assist a Cossu per il goal del pareggio.
Lazzari: 5,5 Infiamma il Sant'Elia, con un missile da 30 metri sotto l'incrocio dei pali; poi, come al solito, tanti passaggi banali sbagliati. Ammonito, salterà la partita contro il Genoa.
Jeda: 4 Invisibile; gioca pochi palloni e quando ha la palla tra i piedi non salta mai l'uomo, non verticalizza ma preferisce passarla indietro ai difensori. Utile solo in difesa, dove ribatte di testa tre pericolosi cross su calcio d'angolo.
Nenè: 4 Non tira mai in porta, viene troppo sacrificato in copertura e spesso quando arrivano i cross, lui non è in area di rigore perché troppo indietro. Viene sostituito nel momento migliore della squadra, dove avrebbe potuto fare qualcosa in più di Larrivey.
Matri: 4 Stesso discorso per l'attaccante italiano, che non si vede quasi mai, e viene anche condizionato da un infortunio nel secondo tempo; forse un po' in debito d'ossigeno.
Cossu: 8 Entra e cambia la partita; l'ennesima partita straordinaria per un giocatore che dimostra di essersi meritato la convocazione in nazionale. Segna il suo primo goal in questo campionato.
Dessena: 6 Rientra anche lui dopo un infortunio, e dimostra di non aver perso brillantezza, proponendosi molto bene in attacco; unica nota negativa, un passaggio sbagliato che rischia di manda davanti al portiere Morimoto, bloccato però da un prodigioso recupero di Marzoratti.
Larrivey: 3 Inutile; l'ultima occasione della partita ce la lui che però anziché stoppare la palla, la colpisce con un colpo di testa imbarazzante.
Allegri: 4 La squadra subisce la pressione del Catania per tutto il primo tempo; dopo il fulmineo goal di Lazzari, il Cagliari gioca con superficialità meritando di farsi rimontare. Doveva fa entrare subito Cossu, e non aspettare altri 10 minuti all'inizio del secondo tempo. Un punto nelle ultime tre gare, troppo poco per ambire ad un posto in Europa.

Pierpaoli: 2 Commette un solo grande errore: l'espulsione di Canini. Ma è talmente stupida e vergognosa questa decisione che lo dovrebbero far smettere di arbitrare all'istante. Se un errore così fosse accaduto ai danni di una big, si sarebbe scatenato un putiferio. Assurdo.

domenica 28 febbraio 2010

Pagelle di Chievo-Cagliari

Marchetti: 4,5 Prestazione negativa per il portiere della nazionale. Oltre ad essere in ritardo sul primo goal, si mostra insicuro con alcune uscite a vuoto da brividi.
Biondini: 6 Meglio di Canini nel ruolo di terzino destro; sempre attento, spazza quando deve spazzare a differenza di alcuni suoi compagni che giochicchiano vicino all'area di rigore.
Ariaudo: 5,5 Non commette grandissimi errori, ma sembra sempre insicuro. Gli manca l'esperienza.
Astori: 4 Dopo una serie di ottime prestazioni, questa volta commette due gravi errori, che permettono al Chievo di segnare due goal. Inspiegabile il colpo di testa verso la porta di Marchetti. Il goal del momentaneo pareggio non serve a migliorare il suo voto.
Agostini: 5,5 Non commette gravi errori, tuttavia è troppo impreciso nei cross, non aiutato anche da un campo in condizioni pietose.
Parola: 5 Si fa sempre anticipare di testa, non verticalizza mai e gioca solo orizzontalmente, spesso sbagliando pure.
Barone: 7 Il migliore del Cagliari; ottima prestazione sia in fase di contenimento che in fase d'attacco. Se gioca così, deve giocare titolare.
Lazzari: 4 Forse la peggior partita da quando è nel Cagliari; non azzecca un passaggio, perde tutti i contrasti e viene giustamente sostituito.
Cossu: 4 Suo il cross del pareggio, ma da lui ci si aspetta ben altro. Viene condizionato dai ripetuti falli avversari.
Matri: 4 Un fantasma.
Nenè: 4 Lotta come sempre su tutti i palloni, ma i suoi tiri verso la porta avversaria in questo 2010 sono praticamente zero.
Nainggolan: 0 La prima ammonizione non c'è, ma non si doveva far espellere dopo 5 minuti dal suo ingresso in campo.
Jeda: sv Entra a partita già persa.
Larrivey: 3 Sbaglia il possibile goal del pareggio. Non è un giocatore di calcio.

Allegri: 5 Senza mezza squadra riesce comunque a proporre un Cagliari discreto, anche se la squadra sembra stanca e con poche motivazioni. Non convince l'ingresso di Larrivey, mentre per quello di Nainggolan non poteva prevedere una simile ingenuità. La squadra, in queste ultime due partite, ha fatto fatica a produrre gioco.

Doveri: 7 Ottima direzione della gara. Peccato per la prima ammonizione di Nainggolan, inspiegabile; tuttavia la colpa dell'espulsione è solo ed esclusivamente del giocatore. Non ha timimore ad ammonire i giocatori del Chievo per la loro fallosità.

giovedì 25 febbraio 2010

Pagelle di Udinese-Cagliari

Marchetti: 7,5 Il portiere della nazionale rientra alla grande dopo l'infortunio contro la Fiorentina; sempre attento e sicuro, compie almeno due interventi prodigiosi su Floro Flores e Di Natale.
Canini: 5,5 Non è il suo ruolo quello di terzino e si vede; compie un grave errore nel primo tempo, facendosi anticipare da Floro Flores, mentre nel secondo tempo soffre troppo il nuovo entrato Pepe.
Ariaudo: 5 Alcune volte si distrae, rinviando male o perdendo palloni banali; bisogna dire che il ragazzo è molto giovane ed è alla sua seconda presenza stagionale.
Astori: 7,5 Autentico dominatore dell'area di rigore, di testa le prende tutte, e rimedia agli svarioni dei suoi compagni. Da nazionale.
Agostini: 6 Il Cagliari da quella parte soffre molto, ma la colpa non è principalmente sua ma di Parola che non riesce ad aiutarlo. Si spinge poco in avanti, ma del resto è tutta la squadra che si rinchiude in difesa.
Conti: 5 Questa volta il capitano non riesce a tener su la baracca; nel secondo tempo diventa il terzo centrale di difesa, non facendo salire la squadra. Ammonito salterà la trasferta di Verona.
Biondini: 6,5 uno dei migliori in campo; suo il cross per il goal di Jeda, ma sopratutto tanta corsa e tanti palloni recuperati.
Parola: 4 Mezzala sinistra al posto di Lazzari, non da una mano né in difesa né in attacco. Inutile in quel ruolo perché troppo lento. Può essere utilizzato solo come vice-Conti.
Cossu: 6 Meno brillante che in altre occasioni; sbaglia come al solito davanti al portiere, comunque lotta sempre e regala a Matri un assist d'oro che però fallisce.
Jeda: 6 Come i suoi goal in campionato.Il terzo di fila di testa per l'attaccante brasiliano, che si dimostra come al solito freddo davanti al portiere; col passare dei minuti però si vede sempre meno e viene sostituito.
Nenè: 5 Non incide sul match. Lotta su tutti i palloni, ma non vede mai la porta. Gli devono far battere le punizioni, vista la sua precisione.
Lazzari: sv Entra ormai a partita già ribaltata.
Matri: 5 Il ragazzo lotta come sempre contro tutti, da una mano in difesa, ma sbaglia davanti al portiere il goal che avrebbe chiuso la partita.
Larrivey: 4 Ha due buone occasioni, le spreca.
Allegri: 5 Non convince la scelta di Parola al posto di Lazzari, inoltre la squadra è parsa troppo rinunciataria. Il Cagliari per vincere deve attaccare e chiudere la partita, e non difendersi. Bisogna tuttavia rendere merito agli avversari che hanno lottato e meritato la vittoria.
Arbitro Trefoloni: 3 Pessimo, commette errori sia da una parte che dall'altra; nega un rigore netto all'Udinese. I suoi assistenti sono molto strani: nel primo tempo non viene (giustamente) convalidato un goal di Jeda per un fuorigioco di centimetri; nel secondo tempo l'altro assistente convalida il goal dell'Udinese, con due giocatori in fuorigioco di più di un metro.